domenica 6 gennaio 2008

Io sono leggenda

Io sono Leggenda (I am Legend - R. Matheson, 1954)

Cristina "Anjiin" Ristori
Terre di Confine

Robert Neville ha imparato a vivere con metodica monotonia le sue giornate dopo la fine del mondo. Si alza all’alba e torna al tramonto, chiudendo scrupolosamente la porta tra sé e il buio; controlla le assi inchiodate alle finestre, le collane d’aglio appese ai battenti, le croci e gli specchi. Poi, tra un whisky e un po’ di musica, chiude gli occhi e si appresta a sopravvivere alla notte.

Le giornate sono terribilmente lunghe e solitarie, le strade deserte, e delle abitazioni attorno rimangono solo resti anneriti: le ha bruciate lui, tempo prima, per evitare che loro le usassero per arrivare al suo tetto. Le notti, al contrario, sono piene di gemiti e urla, invocazioni e imprecazioni che si condensano attorno alla sua casa perché, in un mondo popolato di vampiri, Robert Neville è l’ultimo uomo rimasto sulla Terra. E non può far altro che affilare i suoi paletti, approfittare della luce del sole per scovare i nemici nelle loro tane, e ucciderli.

Pochi flashback ci illuminano su quello che è stato il preludio al disastro: una guerra batteriologica, una pandemia senza controllo, tempeste di polvere che la diffondono. Scene quasi manzoniane, se non fosse per l’essenzialità brutale con cui vengono narrate: la figlia gettata nei roghi comuni come una novella Cecilia da un monatto del futuro, la moglie seppellita amorevolmente, che dopo due giorni, però, ritorna… E la consapevolezza, da parte del protagonista, di essere assurdamente immune all’ecatombe che lo circonda, che lo voglia o meno.
Quello che ci appare è un mondo del “giorno dopo” profondamente mutato nella sua realtà, in cui il tema tradizionale del vampiro viene spogliato del soprannaturale e rivestito di un’aliena quotidianità: ciò che sembrava essere la materializzazione di una leggenda horror, si rivela invece l’imprevedibile opera di un batterio ematofago, responsabile di una malattia letale molto simile al vampirismo. E dagli sconcertanti effetti post mortem...
http://www.terrediconfine.eu/Default.aspx?tabid=106