martedì 1 gennaio 2008

Comedil: cronaca e riflessioni su una lotta contro la precarietà

Cusano Milanino (MI)

Il 21 dicembre scorso uno sciopero spontaneo, con blocco delle merci, ha bloccato per tutto il giorno la Comedil, azienda che produce gru per cantieri. La motivazione: la mancata assunzione di 5 lavoratori "interinali". I circa 60 operai che hanno incrociato le braccia per difendere i loro 5 compagni licenziati sono stati un significativo messaggio di solidarietà di classe e di compattezza che va anche in parziale controtendenza con il contesto dominante, dove spesso le aziende utilizzano personale somministrato, o in appalto, o immigrato, non solo per incassare maggiori profitti, ma anche per dividere il fronte operaio.

In queste righe vogliamo brevemente ricostruire quella bella giornata di lotta e fare qualche riflessione.

Premessa La Comedil è una società del gruppo statunitense Terex, con sede a Westport, nel Connecticut. Società quotata alla borsa di New York, la Terex è in continua ascesa: una azione vale oggi circa 66 euro e sono continue le acquisizioni internazionali (l'ultima in India). In Italia gli stabilimenti sono due: oltre quello di Cusano, l'altro, che funge anche da sede centrale è quello di Fontanafredda (Pordenone).
Attraverso la Terex Financial Services, la multinazionale USA si occupa anche di finanziamenti e di leasing per l'acquisto delle gru e dei macchinari prodotti. Insomma un vero gigante del capitalismo finanziario e produttivo. Eppure questo gigante pare non possa permettersi di assumere 5 operai dello stabilimento di Cusano.

Peccato che all'inizio le promesse erano d'altro tipo: i 5 operai sono stati assunti in momenti diversi: il primo lavorava dalla fine di marzo, altri due dal 28 di agosto e gli ultimi 2 da ottobre. Alcuni di loro si sono licenziati da contratti a tempo indeterminato in altre aziende (magari più lontane da case e che offrivano, apparentemente, minori garanzie), a tutti il responsabile del personale, Marchetto, aveva fatto le stesse promesse: un mese di prova iniziale da interinali, poi altri 6 mesi con l'agenzia (Adecco) e 6 a tempo determinato; alla fine, assunzione a tempo indeterminato. Anche le mansioni erano diverse: un operaio era alla verniciatura, un altro mulettista, un cablatore della parte elettrica delle gru e due alla linea di produzione.

Qualche piccola avvisaglia gli operai l'avevano avuta quando, dopo il periodo di prova, erano stati rinnovati come interinali per 3 o 2 mesi, ma il "bello" doveva ancora venire...
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o10720