martedì 29 aprile 2008

La scommessa

Questo scrive Ezio Mauro oggi su Repubblica:

"(...) C'è un dato più inquietante, che lacererà la sinistra italiana per mesi e peserà sul futuro: Rutelli al Comune ha preso 55 mila voti in meno di quanti ne ha conquistati sul territorio cittadino Nicola Zingaretti, neopresidente eletto della Provincia di Roma. Poiché le schede bianche e nulle per Rutelli sono la metà di quelle per Zingaretti, questo significa che decine di migliaia di cittadini - di sinistra, evidentemente - hanno votato per Zingaretti alla Provincia e contro Rutelli (dunque per Alemanno) al Comune.
Un voto, bisogna dirlo con chiarezza e subito, del tutto ideologico, che viene in gran parte dalla sinistra radicale, così convinta dalla tesi autoassolutoria che vede nel Pd la colpa della sua scomparsa dal Parlamento, da far pagare al Pd la battaglia di Roma, lavorando contro Rutelli.
Per questi cannibali fratricidi, grillisti e antagonisti, Rutelli era il bersaglio ideale, come anche per qualche estremista del Pd: troppo cattolico, importatore della Binetti, amico dei vescovi, come se la scommessa fondativa e perenne del Pd non fosse quella di tenere insieme, a sinistra, cattolici ed ex comunisti.
Un ideologismo a senso unico: che serve ad azzoppare la sinistra, facendola perdere, mentre non scatta per bloccare l'uomo di An in marcia verso il Campidoglio. Anzi. (...)"


La scommessa è persa. Il PD non ha preso i voti della sinistra (curioso?) e nemmeno intercettato quelli della destra ( perchè chi vota a destra vota partiti di destra).
Fallito il PD, scomparsa la sinistra, persa Roma. Non c'è male come risultato.
La destra incassa senza un progetto,senza proposte per il futuro, solo la riproposizione dello stesso passato, sempre più becero e grottesco.
Sarà il caso di ripensare a questo grande calderone che è il PD? Forse, se ha preso schiaffi da tutte le parti, non e' stata poi una grande idea.

E poi, i debiti vanno onorati. Chi la paga, ora, la scommessa?