mercoledì 21 novembre 2007

L'illusione della malattia

DI MIKE ADAMS
Quantum Balancing

Traduzione di Gianluca Freda

La medicina tradizionale ha la curiosa abitudine di etichettare come malattia un insieme di sintomi. Ad esempio, ho visto di recente un manifesto che pubblicizzava un nuovo farmaco contro l'osteoporosi. Era di una compagnia farmaceutica e diceva: "L'osteoporosi è una malattia che provoca debolezza e fragilità delle ossa". Il manifesto continuava dicendo che c'è bisogno di un farmaco particolare per combattere questa malattia.

Qui il linguaggio è a rovescio. L'osteoporosi non è una malattia che provoca debolezza delle ossa. Osteoporosi è il nome dato a una diagnosi di debolezza delle ossa. In altre parole, prima viene la debolezza delle ossa e poi viene la diagnosi.

Un'altra compagnia farmaceutica definisce l'osteoporosi come "malattia che rende le ossa più sottili". Ancora una volta causa ed effetto sono invertiti. E' così che le compagnie farmaceutiche vogliono che la gente pensi alle malattie e ai sintomi: prima "vi prendete" la malattia, poi essa vi viene "diagnosticata", appena in tempo per consentirvi di prendere un costoso nuovo farmaco per il resto della vostra vita.

Ma sono tutte cazzate. Non esiste la malattia dell'osteoporosi. E' solo un nome per un insieme di sintomi che indicano che avete permesso alle vostre ossa di diventare fragili. E per curarla i medici occidentali vi prescriveranno farmaci che pretendono di rendere le vostre ossa meno deboli.

Potrebbero tranquillamente chiamarla Malattia di Fragilità delle Ossa e spiegare chiaramente quale sia la cura: esercizio, vitamina D, integrazioni minerali di calcio e stronzio, luce solare e tenersi lontani da sostanze come bibite gassate, farina bianca e zuccheri aggiunti, che privano le ossa di consistenza.

Il diabete è un altro esempio di situazione a cui è stato dato un nome complesso per porre la soluzione fuori dalla portata del paziente medio. Il diabete di tipo 2, tecnicamente, non è una malattia. E' solo un naturale effetto metabolico del consumo di grandi quantità di carboidrati raffinati e zuccheri aggiunti non compensato da regolare esercizio fisico.

Il nome "diabete" è incomprensibile per l'individuo medio. Si potrebbe chiamarlo Malattia da Eccesso di Zuccheri. Se lo chiamassero Malattia da Eccesso di Zuccheri la soluzione risulterebbe evidente a chiunque.

[...]
Ecco un altro esempio: il colesterolo alto. La medicina tradizionale dice che il colesterolo alto è causato da uno squilibrio chimico del fegato, l'organo che produce il colesterolo. Perciò la cura sono farmaci (farmaci statinici) che inibiscono la produzione di colesterolo da parte del fegato. Prendendo questi farmaci l'eccesso di colesterolo (la "malattia") viene regolato.

Ma ancora una volta è evidente l'errore fatale in questo tipo di approccio: il sintomo non è la causa della malattia. La causa è un'altra, sistematicamente ignorata dalla medicina tradizionale, dai medici, dalle compagnie farmaceutiche e perfino dai pazienti. La causa primaria del colesterolo alto sta nella dieta. Una persona che consumi cibi pieni di grassi saturati e oli idrogenati produrrà inevitabilmente più colesterolo. E' un semplice rapporto di causa ed effetto, non un bizzarro comportamento del fegato.

Se si volesse dare alla malattia un nome appropriato, bisognerebbe chiamarla Malattia da Consumo di Cibi Grassi. Questo la renderebbe più chiara alle persone. E l'ovvio rimedio alla malattia sarebbe il consumo di cibi meno grassi. Certo, sarebbe una semplificazione un po' eccessiva, perché bisogna distinguere tra grassi che fanno bene e grassi che fanno male. Ma almeno questo nome darebbe ai pazienti un'idea più precisa di ciò che sta realmente succedendo.

Al di fuori degli Stati Uniti, i nomi delle malattie espressi in altre lingue (per esempio in cinese) descrivono in maniera più accurata le loro reali cause. Nella medicina occidentale, invece, i nomi delle malattie servono a rendere oscure le loro cause reali. Ciò fa sembrare le malattie molto più complesse e misteriose di quanto siano in realtà.

E' un peccato, perché i trattamenti e le cure per quasi tutte le malattie croniche sono in realtà molto semplici e potrebbero essere descritti con un linguaggio chiaro. Prevenire e far regredire queste malattie richiede solo un linguaggio capace di descrivere cose come: fare diverse scelte alimentari, ricevere più luce naturale, bere più acqua, svolgere regolare esercizio fisico, evitare particolari tossine, integrare la propria dieta, e così via.

C'è un alto livello di arroganza nel linguaggio della medicina occidentale e questa arroganza accresce la separazione tra i dottori e i loro pazienti. La separazione non produce mai guarigione. Per produrre guarigione occorre unire medici e pazienti nell'uso di un linguaggio chiaro che la gente possa comprendere e su cui possa agire.

La comunità medica è inflazionata dall'egocentrismo e a nessuno fa piacere che la salute appaia alla portata di qualsiasi persona. Mantenere complicato il linguaggio della malattia serve a tenerla fuori dalla portata del pubblico.

Ma la salute è a disposizione di qualsiasi persona. Non è fisica nucleare. Non è complicata. E non richiede ricette mediche. Stare in salute è cosa facile, raggiungibile e diretta. Ed è, in gran parte, senza spesa, se si invoca il potere curativo della luce solare, dell'acqua pura, della riduzione dello stress, dell'esercizio e della scelta di cibi sani.

Versione originale:

Mike Adams
Fonte: http://www.quantumbalancing.com/
Link: http://www.quantumbalancing.com/news/illusionofdisease.htm

Versione italiana:

Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/
Link: http://blogghete.blog.dada.net/archivi/2007-06-01.html
Traduzione di Gianluca Freda