domenica 2 dicembre 2007

The meaning of tingo

Dizionario delle parole impossibili
In un solo vocabolo frasi intraducibili e poetiche

di RICCARDO STAGLIANÒ
www.repubblica.it

Il problema è che si capisce solo dopo come avremmo dovuto presentarla agli amici: Lebensgefährtin ("compagna di vita") o Lebensabschnittgefährtin ("compagna di un pezzo di vita")? I tedeschi hanno due parole distinte per dirlo ma all'inizio di una storia d'amore tutti propendono per la prima per poi spesso rendersi conto che la seconda era quella giusta.
È la vita, sono le lingue. Che hanno, come in questo caso, una quantità di espressioni intraducibili se non con circonlocuzioni più o meno macchinose. "The meaning of tingo" ("Il significato di tingo" ovvero il modo in cui sull'Isola di Pasqua definiscono il "prendere in prestito cose dalla casa di un amico, una a una, sino a quando non gli resta niente") è un libro appena uscito in Gran Bretagna che ne raccoglie un vasto e gustoso campionario. "
Quello che ho cercato di fare - ha spiegato alla Bbc l'autore Adam Jacot de Boinod - è celebrare la gioia delle parole straniere senza dare giudizi e dire che, sebbene l'inglese sia una grande lingua, non dobbiamo sorprenderci che ce ne sono molte altre con termini che nei nostri dizionari non trovano equivalenti". Una constatazione laica e molto vera anche per l'italiano, il tedesco, il russo e innumerevoli altri pur ricchissimi idiomi.

L'idea del volume, ha spiegato de Boinod, gli è venuta da una constatazione durante un viaggio in Albania. Ovvero che in quel paese esistono almeno 27 modi diversi per descrivere i baffi (e altrettanti per sopracciglia), da madh, il baffo cespuglioso, a posht, quello che vira verso il basso alle estremità, a fshes, lungo e a forma di scopa con peli ispidi che escono dal coro. Una tale perizia tassonomica qualcosa doveva voler dire. Ad esempio che quel popolo riconosceva all'ornamento tricologico sulla faccia degli uomini uno status tanto importante da non confonderne le varietà. E così, dopo un lungo tuffo nella sua personale Babele fatta di 280 dizionari stranieri e oltre 140 siti specializzati è riemerso con un repertorio del "best of" delle espressioni più originali, belle e significative prese da tutte le lingue.

Una classifica è impossibile e succede che paesi non di primo piano sullo scacchiere geopolitico si prendano delle sonore rivincite quanto al sapore dei loro termini. Si va dal Fuengian cileno che risolve con mamihlapinatapei lo "sguardo di intesa corrisposto tra due sconosciuti che però esitano a fare il primo passo" all'indonesiano latah che scolpisce l'"abitudine incontrollabile di dire cose imbarazzanti", pandemia sociale dalla quale nessuna cultura è immunizzata. O che dire dell'icastico Iktsuarpok con cui i siberiani rendono il trepidare dell'attesa, l'andare ripetutamente fuori a vedere se la persona che deve presentarsi arriva o no? Il francese contribuisce con seigneur-terrasse, ovvero "qualcuno che trascorre molto tempo, senza prendere niente o quasi, in un caffè". L'italiano con "pomicione": pare che l'abbia inventato Alberto Moravia ma, nella cernita del libro, indicherebbe tutti quelli che cercano ogni occasione di contatto fisico con le donne.
Il portoghese brasiliano offre, tra l'altro, la tecnica del grilagem che consiste nell'altrimenti laboriosa perifrasi di "mettere un grillo vivo in una scatola di documenti appena falsificati sino a quando i suoi escrementi fanno sembrare invecchiata la carta". Paese che vai, insomma, usanza - o stereotipo - che trovi. Con sapide segnalazioni dall'estremo oriente, dal cinese yuyin che cerca di fissare lessicalmente "la sensazione del suono che resta in un orecchio dopo averlo sentito" o il più prosaico ma plasticissimo bakku-shan che in giapponese sta a significare "una ragazza che sembra bella vista da dietro ma che non lo è quando poi la si guarda davanti". Un concetto che anche in italiano conosce un non proprio elegante sinonimo gergale: "dietro liceo, davanti museo". Più lungo ma non meno allegorico.

(23 ottobre 2005)
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scienza_e_tecnologia/dizionario/dizionario/dizionario.html