sabato 31 dicembre 2011
"Vi racconto il mio linfoma guarito al quinto tentativo"
La supercazzola e le uova di struzzo
giovedì 8 dicembre 2011
La pensione di Giancarlo
Democrazia Km zero
Giancarlo mi ferma sotto il portico: tu che hai studiato, perché l’infamia del debito e della caduta dell’euro, come ha detto Monti, dipende dalla mia pensione? Che colpa ne ho? Giancarlo ha lavorato in Germania e Francia, operaio migrante per una vita, poi è tornato in Italia e si è comperato un piccolo appartamento in una stabile di questa strada dentro mura, due stanze e un bugigattolo, come lo chiama, per i nipoti quando vengono a trovarlo. Non ha la macchina, lui e sua moglie non vanno mai in vacanza e nemmeno al ristorante, ogni tanto il lusso di un trancio di pizza a taglio comperato dal pizzaiolo egiziano sotto casa. E poi dice anche che la mia pensione impedisce di dare lavoro ai giovani, che con la mia pensione rubo il loro pane, che rovino il futuro dei miei nipoti. A me un paere ad dvintè matt, a me pare di diventare matto, Giancarlo parla in dialetto, come tutti sotto questi portici compresi gli studenti calabresi e il pizzaiolo egiziano.
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..il nostro piangere fa male al re
Ho visto un re. - Sa l’ha vist cus’e`? - Ha visto un re! - Ah, beh; si`, beh. - Un re che piangeva seduto sulla sella piangeva tante lacrime, ma tante che bagnava anche il cavallo! - Povero re! - E povero anche il cavallo! - Ah, beh; si`, beh. - è l’imperatore che gli ha portato via un bel castello... - Ohi che baloss! - ...di trentadue che lui ne ha. - Povero re! - E povero anche il cavallo! - Ah, beh; sì, beh. - Ho visto un vesc... - Sa l’ha vist cus’e`? - Ha visto un vescovo! - Ah, beh; si`, beh. - Anche lui, lui, piangeva, faceva un gran baccano, mordeva anche una mano. - La mano di chi? - La mano del sacrestano! - Povero vescovo! - E povero anche il sacrista! - Ah, beh; si`, beh. - e` il cardinale che gli ha portato via un’abbazia... - Oh poer crist! - ...di trentadue che lui ce ne ha. - Povero vescovo! - E povero anche il sacrista! - Ah, beh; si`, beh. - Ho visto un ric... - Sa l’ha vist cus’e`? - Ha visto un ricco! Un sciur! - S’...Ah, beh; si`, beh. - Il tapino lacrimava su un calice di vino ed ogni go, ed ogni goccia andava... - Deren’t al vin? - Si`, che tutto l’annacquava! - Pover tapin! - E povero anche il vin! - Ah, beh; si`, beh. - Il vescovo, il re, l’imperatore l’han mezzo rovinato gli han portato via tre case e un caseggiato di trentadue che lui ce ne ha. - Pover tapin! - E povero anche il vin! - Ah, beh; si`, beh. - Ho vist un villan. - Sa l’ha vist cus’e`? - Un contadino! - Ah, beh; si`, beh. - Il vescovo, il re, il ricco, l’imperatore, persino il cardinale, l’han mezzo rovinato gli han portato via: la casa il cascinale la mucca il violino la scatola di kaki la radio a transistor i dischi di Little Tony la moglie! - E po`, cus’e`? - Un figlio militare gli hanno ammazzato anche il maiale... - Pover purscel! - Nel senso del maiale... - Ah, beh; si`, beh. - Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava! Ah! Ah! Ah! - Ma sa l’e`, matt? - No! - Il fatto e` che noi villan... Noi villan... E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam, e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam! Dario Fo(Testo), E. Esposito | ||